Da unenorme proprietà chiamata Fortino o Bismark, è stata ricavata una serie di ville, una delle quali è stata oggetto di ristrutturazione che, anche se ha coinvolto tutti gli ambienti e parte del giardino, non ha alterato in alcun modo le preesistenti forme e caratteristiche. Nella esecuzione dei lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione della villa, ci si è resi conto della esigenza di attuare alcune modifiche distributive per una migliore funzionalità degli spazi. La villa è caratterizzata da ampie vetrate sui due lati principali e da un antico e prezioso camino posto nel soggiorno. La superficie utile dellintera villa è di circa 274mq. Tra questi interventi cè stato quello di accorpare il livello superiore e quello inferiore, attraverso una scala interna evitando così di dover necessariamente passare dallesterno. Questa operazione ha determinato un utilizzo del livello sottostante più partecipe e quindi utile allintera fruibilità dellintera abitazione. La scala è stata ricavata allinterno dellambiente pluriuso sottostante; è stata realizzata in muratura con pedate in legno di castagno. Originariamente la villa era composta al livello superiore da due camere da letto con relativi bagni, un bagno comune, unampia cucina con dispensa e ripostiglio, un guardaroba, un comodo ingresso ed un vasto salone: il livello inferiore in pratica era un miniappartamento indipendente con accesso dal giardino. Nella ristrutturazione, oltre alla rifazione di tutti gli ambienti, si è intervenuti nel locale bagno comune ricavandone una nuova camera da letto con vista sul mare ed un raffinato locale doccia. Con laccorpamento del livello sottostante si è ottenuta la stanza da letto padronale, un ampio bagno-doccia ed un ambiente pluriuso. Anche il locale lavanderia, situato in un lato del giardino, ha subito una trasformazone diventando una stanza da letto con bagno, la cui particolarità è lassoluta privacy. Essendo la proprietà di origine giapponese, il progetto ha dovuto subire una doppia finalità: sia quella di creare un ambiente familiare, e quindi in questo caso orientale, sia quella di contenere la preesistente conformazione della villa. Può sembrare un divario irrisolvibile, se non altro da un punto di vista estetico, ma giostrandosi con materiali, colori e forme, si è raggiunti il punto più alto di fusione tra oriente e occidente. La stanza ricavata dal preessistente bagno comune è stata pavimentate con marmo Bianco Carrara; è stato realizzato un mobile che funge da spalliera per il letto, cassettiera e specchiera sul retro, in radica bionda. Una parete in vetromattoni separa la stanza dal locale doccia; il particolare piano lavabo, che ricorda vagamente il fior di loto, e la cornice dello specchio sono realizzati in marmo Nero DAfrica, il rivestimento è con piastrelle maiolicate bianche, il box doccia è in vetromattoni per sfruttare la luce proveniente dal balcone della stanza da letto.